La potatura dell’Albicocco
L’albicocco è un albero da frutto tipico delle zone mediterranee. Gradisce climi temperati e si caratterizza per un’abbondante produzione fruttifera, dovuta alla fertilità dei suoi rami ed alla loro vigoria vegetativa. Un albero con queste caratteristiche necessita di adeguati interventi di potatura che mirano essenzialmente la orientare la crescita della pianta, dandole la forma desiderata, ed a controllare la produzione dei frutti selezionando i nuovi rami fruttiferi. Per potare l’albicocco bisogna conoscere attentamente le caratteristiche di questo arbusto, che cambiano in base al clima in cui è coltivato ed in base alla varietà scelta. La potatura dell’albicocco non è in grado di incidere significativamente sulla qualità dei frutti, ma solo sulla loro quantità, che si può aumentare o diminuire in base al numero di rami fruttiferi lasciato sull’albero durante la potatura di produzione. Altro obiettivo della potatura è determinare la forma dell’albero, forma che cambia in base agli scopi per cui lo stesso viene coltivato.
La potatura, in grado di condizionare la forma della chioma, viene detta di allevamento o di formazione. Nel caso di albicocco ornamentale o da giardino i tagli di potatura potranno puntare a dare all’albero una forma a spalliera in modo da addossarlo a muri o recinti, mentre nel caso di albicocco coltivato a scopo produttivo i tagli possono contribuire a creare un allevamento a vaso, cioè a imbuto, con uno scheletro formato da tre o quattro rami, o a palmetta irregolare, cioè con rami obliqui, ma senza seguire forme geometriche ben precise ( U, V, Y, ecc.). La palmetta irregolare è la forma frequentemente più utilizzata per gli alberi da frutto, tra cui l’albicocco.
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