La Potatura delle Rose
Nella coltivazione dei Rosai la potatura è sicuramente la pratica agronomica più importante di tutta la fase della loro coltivazione.
Questa importante operazione è quasi in tutti i casi necessaria e determina la robustezza e la buona produzione di fiori e di steli nuovi ed è anche l’operazione più importante per la vita futura di queste piante, perchè se ben eseguita ne corregge o ne imposta la forma stimolando la vegetazione e influendo sensibilmente sulla fioritura, sia come distribuzione che come volume.
L’epoca migliore per eseguire questa pratica è il periodo di 2-3 settimane precedenti alla ripresa vegetativa, e cioè dal periodo che va dalla metà di gennaio alla metà di marzo.
Bisogna tenere sempre presente che la maggior parte delle rose produce i fiori nelle mezze stagioni dell’anno e per questo motivo, se si pota nel periodo sbagliato si rischia di compromettere la fioritura della stagione. Ci sono delle rose che fioriscono sui rami dell’anno prima (es. in genere tutte le rose rampicanti e alcune rose a cespuglio). Queste rose dovranno essere potate appena dopo la fioritura.
La maggior parte delle rose è innestata. Utilizzando infatti un portainnesto vigoroso si ottiene un apparato radicale meglio sviluppato. Durante la crescita della pianta accade sovente che dalle radici si formino dei polloni (riconoscibili per il diverso fogliame). Anche questi rami producono fiori, ma sono spesso di scarso valore ornamentale e per questo motivo devono essere recisi. Il taglio deve essere netto e radente il punto della radice da cui il ramo spunta. Se il pollone cresce lontano dalla pianta non è sufficiente tagliarlo a terra, ma si dovrà risalire fino alla radice.
Di seguito si indicheranno le modalità di potatura relative ai diversi portamenti.
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